Autore: Antonello Negri
ISBN: 978-88-89546-03-1
Formato 16,5 x 22,5 cm, 280 pagine in b/n
Anno: 2007
Collana: Esposizioni immaginarie
Direttore di Collana: Fabio Vittucci
Progetto Grafico: Solchi graphic design
Progetti di libertà, incubi (e sogni) di un’umanità meccanizzata, miscele esplosive di natura e artificio, di “carne e ferro”, abissi di passioni e repressivi rigori. Sono questi gli ingredienti dello spirito e della “cultura di Weimar”, nel cui ambito si afferma, nel 1925, la pittura della Nuova Oggettività, negazione dell’espressionismo nel nome di una nuova razionalità. Il ritmo indiavolato della metropoli moderna che dà il suo ritmo alla Nuova Oggettività, intesa anche come concreto modo di essere, è lo stesso della macchina e del jazz. Intanto la “nuova donna”, autonoma e audace, conquista il suo spazio, anche nel campo delle arti.
Antonello Negri è stato docente di Storia dell’Arte contemporanea presso le Università Statali di Udine e di Milano. Attualmente fa parte del Consiglio scientifico del Museo del ‘900 di Milano.
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