Autore: Jean Paulhan
ISBN: 9791259550408
14 x 20 cm, 52 pagine
Anno: 2023
Collana: Materiali dispersi
Direttore di Collana: Fabio Vittucci
Progetto Grafico: Solchi graphic design
La pittura informale appare un preciso giorno dell’anno 1910, quando Braque e Picasso cominciano a realizzare dei ritratti in cui nessuna persona dotata di un minimo buon senso è in grado di distinguere gli occhi, il naso, o la testa. E continua, seguendo direzioni e successi diversi, con Klee e la Scuola dell’Arte astratta, che i suoi fondatori, Kandinskij, Arp e Van Doesburg, preferiscono indicare con il termine di Arte concreta.
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È difficile, ed è senza dubbio vano, cercare di definire in poche parole un’arte che mette in campo tante figure diverse. Al massimo, dando credito alle parole di Walter Pater, quel poco di vago e di apparentemente contraddittorio che possiamo iniziare a dire è che tutte le arti aspirano alla condizione della musica, la quale è unicamente composta di forme cui sarebbe pura chimera voler attribuire un senso preciso. Probabilmente, a questo ideale (sempre ammesso che tale sia), la pittura informale è riuscita ad avvicinarsi un po’ di più rispetto alle grandi scuole del passato.
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