a cura di Francesco Nezosi e Filippo Piazza
ISBN: 9791259551351
21 x 28 cm, 144 pagine
Anno: 2023
Collana: Restauri
Direttore di Collana: Fabio Vittucci
Progetto Grafico: Solchi graphic design
All’interno della basilica di Santa Maria Assunta a Gandino si conserva il più ampio ciclo di tele realizzato da Giacomo Ceruti (1698-1767) durante la sua prolifica attività. Un’impresa che annovera trentadue opere, talune di dimensioni imponenti, condotta a termine in un arco di tempo altrettanto esteso che va dal 1734 al 1739. Questo insieme, già noto alla critica sebbene spesso trascurato, viene ora riesaminato sotto molti punti di vista (storico-artistico e iconografico, documentario e conservativo), approdando a risultati per certi versi sorprendenti. Leggendo il libro si potrà infatti scoprire un altro Ceruti, che sveste con piena consapevolezza i panni del “pittore della realtà” per indossare quelli, inconsueti, di “pittore classicista”. Per questa e per altre ragioni il ciclo di Gandino costituisce pertanto una tappa fondamentale del suo percorso, rappresentando una vera e propria “cerniera” tra il soggiorno in Lombardia, terminato nell’estate del 1734, e il trasferimento a Venezia e poi a Padova: i dipinti realizzati tra il 1737 e il 1739 rivelano così il profilo di un maestro che tiene il passo con la lezione dei grandi veneti a lui contemporanei. I colpi di scena non si esauriscono qui: i restauri intrapresi con il sostegno di Fondazione Credito Bergamasco offrono infatti preziosi dati per indagare da vicino la tecnica artistica cerutiana, che si dimostra curata perfino nei dettagli più minuti. Come solo un grande pittore è in grado di fare.
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