Human legacy

I grandi eventi lasciano alle città ospitanti un’eredità materiale e immateriale. Nella fase post-evento l’attenzione si concentra principalmente sulla valorizzazione delle opere e dei manufatti architettonici. La storia delle Esposizioni Universali del passato racconta di edifici diventanti landmark delle città: la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium di Bruxelles, il Padiglione Oceanico di Lisbona ne sono solo alcuni esempi. Il libro propone una narrazione dei grandi eventi che guarda alla società e all’eredità immateriale delle Esposizioni Universali (Human Legacy). L’eredità umana dell’Esposizione Universale di Milano del 2015 è trattata con attenzione all’accrescimento delle opportunità, al miglioramento della qualità di vita di residenti e lavoratori e all’apprendimento di nuovi saperi da parte delle istituzioni pubbliche, private e delle associazioni locali. In vista dell’Esposizione Universale di Dubai 2020, la pubblicazione presenta un racconto a più voci che unisce i risultati della ricerca sociologica, alle storie dei lavoratori-protagonisti di EXPO 2015, alle conversazioni con gli amministratori locali e gli esponenti della società civile.

Curatori:

Matteo Colleoni insegna Politiche Urbane all’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Valentina Di Francesco è giornalista pubblicista e collabora alla realizzazione di mostre nel campo dell’architettura e del design.

Stefano Frattini, designer della comunicazione, lavora come art director, visual designer e fotografo.

Silvia Mugnano insegna Sociologia, Territorio e Coesione Sociale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Giampaolo Nuvolati insegna Sociologia Urbana all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove dirige il dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Per Scalpendi ha curato anche Raccontare un quartiere. Luoghi volti e memorie della Bicocca (2018, con Giorgio Bigatti).

Francesca Zajczyk è professore ordinario di Sociologia Urbano presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.